
Ci troviamo in un’epoca in cui sembra così importante definirsi o farsi definire per quello che apparentemente si è o si fa. Ma, mentre viviamo con l’ansia di riconoscerci in una delle tante collettività costruite su criteri precisi di rappresentazione, non sempre riusciamo a ritrovare nelle nostre scelte di tutti i giorni la stessa determinazione. Infatti, non sempre facciamo, diciamo, sentiamo o siamo cose specifiche: anzi! Passiamo la maggior parte del nostro tempo fra una decisione e l’altra, con molta calma, cercando di costruire la nostra identità a ritmi sempre diversi e prendendo forme sempre diverse. E, spesso, lo facciamo così: blandamente.
Secondo noi, “blando” non è sinonimo di “debole” e non ha un’accezione negativa. Al contrario, crediamo sia importante abbracciare tutto ciò che di blando, nel senso di tenero, mite e moderato, anima la nostra persona, proprio nella speranza di capire che è quanto anima tutt* noi, anche se in misure diverse. Forse, siamo davvero tutt* “blandamente” qualcun* o qualcosa e questo potrebbe portarci a provare emozioni confuse, che, non sapendo chiamare per nome, cerchiamo di nascondere, temendo di non essere capit* nel condividerle.
Ci piacerebbe che Blandamente Etero fosse il luogo dove possiamo parlare di quelle emozioni, che forse non sono così confuse (o forse sì e va bene lo stesso), che forse non siamo sol* a provare, che forse possono farci sentire vicin* ad altre persone, nelle nostre differenze e debolezze. È dove possiamo tirare fuori tutto e sentirci, finalmente, in pace con quello che siamo.
Per questo vorremmo che Blandamente Etero diventasse una vera e propria community: uno spazio sicuro per chi ha deciso di essere una cosa, più cose, nessuna cosa, per chi vuole abbracciare la propria identità con calma e dolcezza, senza paura di essere giudicato o timore di non essere capito, per chi non vuole più nascondere i propri sentimenti negativi o le proprie difficoltà, ma nemmeno le cose belle. Vorremmo fosse il gruppo di chi non ha mai avuto un gruppo.
Blandamente Etero è per tutt*. Senza regole, senza linee guida, senza definizioni. Però, cerchiamo di volerci bene e rispettarci. Quello sì, sempre.

Blandamente me. Blandamente noi.
Questo sono io. Blandamente etero, blandamente maschio, blandamente tutto.
Un caos in pratica. Unica certezza: la fatica.
Mi chiamo Andrea e ho deciso di creare questo brand per dare forma a un sentimento che provo da tutta la vita, ma che, prima di andare in terapia, mi spaventava troppo per poterlo affrontare o comprendere fino in fondo.
Un forte senso di inadeguatezza mi ha portato spesso a non riconoscermi nei gruppi sociali o nelle comunità che ho incontrato. In particolare, non sono mai riuscito a identificarmi con la collettività dei maschi etero con la emme maiuscola. Che poi non è una questione di orientamento - anche se durante la terapia ho voluto ragionare anche su quello.
Non mi sono mai sentito vicino alle convenzioni con le quali i maschi etero per definizione (stiamo ancora capendo definizione data da chi a chi) finiscono per riconoscersi o con le quali vengono etichettati. A dire il vero, forse non ho mai neanche voluto avvicinarmici.
Mi ci è voluto moltissimo tempo, però, per capire che questa lontananza non era un problema, qualcosa che facevo di sbagliato o che non riuscivo a capire. È solo il mio modo di essere, blandamente, un po’ tutto e un po’ niente. Un po’ maschio, un po’ etero, un po’ farfalla, un po’ orsetto, un po’ triste, un po’ entusiasta. E, chissà, forse va bene lo stesso.
Ah! Il brand parla al plurale, perché con me ci sono altre persone che mi sostengono in questo percorso e perché, come dicevamo qui sopra, l’idea è quella di essere sempre blandamente “noi”.
